Formazione
Non avrai altro prof allinfuori del Coni
Continua la guerra contro il protocollo dintesa sullaggiornamento degli insegnanti. Che accusano il ministro Berlinguer di calpestare la libertà di scelta
Continua la battaglia degli insegnanti di educazione fisica contro il protocollo d?intesa tra ministro della Pubblica istruzione e Coni. Anche perché i primi istruttori del Coni hanno iniziato a mettere il naso nella scuola elementare, precludendo l?accesso alla professione ai più di 20 mila professori di educazione fisica disoccupati. Ma non è tutto qui: le ultime novità dicono che, dopo l?impiego di personale senza l’adeguato pedigree pedagogico, tutti gli insegnanti di educazione fisica saranno obbligati a frequentare i corsi di aggiornamento organizzati dal Coni. E così si fa sempre più minacciosa la possibilità di trasformare la figura educativa del professore di ginnastica in un trainer professionista all’americana.
Il grido d?allarme è stato lanciato dalle associazioni degli insegnanti di educazione fisica che si sono visti preclusa la possibilità di organizzare corsi di aggiornamento autonomi, svolti in periodi differenti da quelli organizzati dal Coni. E il vespaio degli insegnanti ha trovato un?eco anche in Parlamento. Il senatore Verde Fiorello Cortiana ha presentato un?interpellanza al ministro Luigi Berlinguer, accusandolo di attaccare la libertà di aggiornamento. E sulla stessa lunghezza d?onda si trova anche Bruno Mantovani, responsabile del Coordinamento degli insegnanti di educazione fisica, che ha promosso, un convegno dal titolo ?Il contenuto della circolare è liberticida?, che si terrà a Milano il prossimo 15 dicembre, (alla sala della Provincia, in via Corridoni 11) «Una libertà che è già stata limitata a Brescia», dice Bruno Mantovani, «dove il provveditore agli studi ha respinto i corsi organizzati dall?Associazione bresciana degli insegnanti di educazione fisica, pur essendo un?associazione legalmente costituita e riconosciuta dal ministero. Mentre sono stati promossi solo i corsi organizzati dalle federazioni sportive del Coni. Da oggi, insomma, gli insegnanti non potranno più aggiornarsi presso altre agenzie pubbliche come le Università, gli Isef, gli Irrsae e le altre associazioni professionali. Non era mai accaduto che un ministro condizionasse così pesantemente la libertà di scegliere la modalità di aggiornamento degli insegnanti». Aggiornatevi, dunque, ma in libertà vigilata.
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